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Dedalus Team

Dedalus Team

Giovedì, 12 Novembre 2015 16:07

Scuole che adottano il sistema EARTHQUAKEGUARD


 

SCUOLE DOTATE DEL SERVIZIO EARTHQUAKEGUARD

 

  • Scuola materna ed elementare - Canossiane Figlie Della Carita' - Via Etnea, 593 - Catania
  • Scuola elementare Sant'Orsola - Via Rocca Romana, 49 - Catania
  • Scuola superiore statale - I.T. Archimede - Viale Regina Margherita, 22 - Catania
  • Scuola materna statale - De Cosmi - Via Leonardo Ruggeri, 1 - Palermo
  • Scuola media statale Benedetto D'acquisto - Largo Cavalieri DI Malta , 9 - Palermo
  • Scuola materna paritaria - Il piccolo principe - Via Ugo La Malfa, 91 - Palermo
  • Scuola materna statale - B. Marino - Via Giovanni Meli, 2 - Montevago - Agrigento
  • Scuola materna ed elementare - N. Cacioppo - Via Luigi Pirandello, 20 - Menfi - Agrigento
  • Scuola materna statale - Sambuca di sicilia - Agrigento
  • Scuola Statale - Scicli - Ragusa
  • Scuola elementare - Casciolino - Viale Crotone - Catanzaro
  • Scuola liceo classico - Pitagora - Piazza Umberto I, 15 - Crotone
  • Scuola superiore statale - I.T. Guido Donegani - Via Tito Minniti, 25 - Crotone
  • Scuola elementare Pio XII Mameli Zuppetta - Via Papa Pio XII, 12 - Napoli
Giovedì, 12 Novembre 2015 15:34

LIMITA IL RISCHIO

L’ ITALIA E' UN PAESE SISMICO

Negli ultimi mille anni, circa 3000 terremoti hanno provocato danni più o meno gravi. Quasi 300 di questi (con una magnitudo superiore a 5.5) hanno avuto effetti distruttivi e addirittura uno ogni dieci anni ha avuto effetti catastrofici, con un’energia paragonabile al terremoto dell’Aquila del 2009. Tutti i comuni italiani possono subire danni da terremoti, ma i terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben precise: nell’Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia Giulia e Veneto), nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale (dalla Garfagnana al Riminese), e soprattutto lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale. Anche tu vivi in una zona pericolosa, dove in passato già si sono verificati terremoti o se ne sono avvertiti gli effetti. E ciò potrà accadere ancora in futuro.

Cosa succede a un edificio?

Una scossa sismica provoca oscillazioni, più o meno forti, che scuotono in vario modo gli edifici. Le oscillazioni più dannose sono quelle orizzontali. Gli edifici più antichi e quelli non progettati per resistere al terremoto possono non sopportare tali oscillazioni, e dunque rappresentare un pericolo per le persone. È il crollo delle case che uccide, non il terremoto. Oggi, tutti i nuovi edifici devono essere costruiti rispettando le normative sismiche.

Anche il prossimo terremoto farà danni?

Dipende soprattutto dalla forza del terremoto (se ne verificano migliaia ogni anno, la maggior parte di modesta energia) e dalla vulnerabilità degli edifici. Nella zona in cui vivi già in passato i terremoti hanno provocato danni a cose e persone. È possibile quindi che il prossimo forte terremoto faccia danni: per questo è importante informarsi, fare prevenzione ed essere preparati a un’eventuale scossa di terremoto.

Quando avverrà il prossimo terremoto?

Nessuno può saperlo, perché potrebbe verificarsi in qualsiasi momento. Sui terremoti sappiamo molte cose, ma non è ancora possibile prevedere con certezza quando, con quale forza e precisamente dove si verificheranno. Sappiamo bene, però, quali sono le zone più pericolose e cosa possiamo aspettarci da una scossa: essere preparati è il modo migliore per prevenire e ridurre le conseguenze di un terremoto.

Gli effetti di un terremoto sono gli stessi ovunque?

A parità di distanza dall’epicentro, l’intensità dello scuotimento provocato dal terremoto dipende dalle condizioni del territorio, in particolare dal tipo di terreno e dalla forma del paesaggio. In genere, lo scuotimento è maggiore nelle zone in cui i terreni sono soffici, minore sui terreni rigidi come la roccia; anche la posizione ha effetti sull’intensità dello scuotimento, che è maggiore sulla cima dei rilievi e lungo i bordi delle scarpate.

Cosa fa lo Stato per aiutarti?

Nel 2009, dopo il terremoto dell’Aquila, lo Stato ha avviato un piano nazionale per la prevenzione sismica, che prevede lo stanziamento alle Regioni di circa un miliardo di euro in sette anni con diverse finalità:

  • Indagini di microzonazione sismica, per individuare le aree che possono amplificare lo scuotimento del terremoto;
  • Interventi per rendere più sicuri gli edifici pubblici strategici e rilevanti;
  • Incentivi per interventi di miglioramento sismico di edifici privati;

In quale zona vivi ?

L’Italia è un Paese interamente sismico, ma il suo territorio è classificato in zone a diversa pericolosità. Chi costruisce o modifica la struttura della casa è tenuto a rispettare le norme sismiche della propria zona, per proteggere la vita di chi ci abita. Per conoscere la zona sismica in cui vivi e quali sono le norme da rispettare, rivolgiti agli uffici competenti della tua Regione o del tuo Comune.

La sicurezza della tua casa

È importante sapere quando e come è stata costruita la tua casa, su quale tipo di terreno, con quali materiali. E soprattutto se è stata successivamente modificata rispettando le norme sismiche. Se hai qualche dubbio o se vuoi saperne di più, puoi rivolgerti all’ufficio tecnico del tuo Comune oppure a un tecnico di fiducia.

 

SEI PREPARATO?

 Durante un terremoto

  • Se sei in un luogo chiuso, mettiti sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante.
  • Stai attento alle cose che cadendo potrebbero colpirti (intonaco, controsoffitti, vetri, mobili, oggetti ecc.).
  • Fai attenzione all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti e possono danneggiarsi.
  • Meglio evitare l’ascensore: si può bloccare.
  • Fai attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.
  • Se sei all’aperto, allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono.

 

Dopo un terremoto

  • Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi.
  • Esci con prudenza, indossando le scarpe: in strada potresti ferirti con vetri rotti.
  • Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
  • Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di protezione civile del tuo Comune.
  • Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
  • Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.

 

 

(FONTE "IO NON RISCHIO" - Buone Pratiche di Protezione Civile - http://www.iononrischio.it )

Giovedì, 12 Novembre 2015 15:26

Progetto iAReSP - Collaborazione

Acceso il primo dei nove strumenti, il Sensore Sismico esente da elementi antropici grazie all'accordo di collaborazione fra iAReSP e Space Dynamics. 

Il 10 settembre 2015 è stata una giornata molto importante per SPACE DYNAMICS e l'Associazione iAReSP che a soli sei mesi dalla sua costituzione è riuscita ad accendere il primo dei nove strumenti che saranno alloggiati presso la Stazione Sismica Multidisciplinare di Pizzoli nei pressi del capoluogo abruzzese.


Si tratta del Sensore Sismico esente da elementi antropici il cui utilizzo non è quello di rilevare i dati parametrici di un evento sismico, compito lasciato al sismometro triassiale che sarà installato sabato, ma è quello di rilevare il passaggio delle onde sismiche sulla struttura cui è alloggiato ed inviare un pre-allarme al rilevamento delle onde primarie (P) che precedono le successive onde secondarie (S), più lente delle precedenti ma colpevoli della distruzione causata dal terremoto.

Quando la rete di sensori sarà sufficientemente ampia sul territorio, gli allarmi potranno essere inviati agli Attuatori che saranno dislocati nelle abitazione, negli uffici pubblici, negli ospedali, nelle scuole, ecc.

Ovviamente, come più volte abbiamo spiegato, l'efficacia del sistema risulterà maggiormente valido con l'allontanarsi dall'epicentro in quanto l'altissima velocità delle onde sismiche, circa 7 Km al secondo le P e circa 4 Km al secondo le S, non permetterà di inviare l'allarme in tempo ai residenti in zona epicentrale. L'Attuatore sarà però in grado, ed in modo autonomo, di sospendere l'erogazione del gas, dell'energia elettrica, dell'acqua per una maggiore sicurezza in caso di violento terremoto. I residenti nelle aree più distanti dall'epicentro avranno a disposizione diversi secondi per mettersi al riparo prima dell'arrivo delle onde S. Il tempo aumenterà in modo proporzionale alla distanza dall'epicentro.

 


PROGETTO iAReSP - www.iaresp.it

Martedì, 10 Novembre 2015 16:15

Informazioni di base

In geofisica i terremoti (dal latino "terrae motus", cioè "movimento della terra"), detti anche sismi o scosse telluriche (dal latino Tellus, dea romana della Terra), sono vibrazioni o oscillazioni improvvise, rapide e più o meno potenti, della crosta terrestre, provocate dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo.

Tale spostamento è generato dalle forze di natura tettonica che agiscono costantemente all'interno della crosta terrestre provocando la liberazione di energia in una zona interna della Terra detto "ipocentro", tipicamente localizzato al di sopra di fratture preesistenti della crosta dette faglie. La frattura genera una serie di onde elastiche dette "onde sismiche", queste si propagano in tutte le direzioni dall'ipocentro dando vita al fenomeno osservato in superficie. Il luogo della superficie terrestre posto sulla verticale dell'ipocentro si chiama "epicentro"   ed è generalmente quello più interessato dal fenomeno. La branca della geofisica che studia questi fenomeni è la sismologia.

Quasi tutti i terremoti che avvengono sulla superficie terrestre sono concentrati in zone ben precise (in prossimità dei confini tra due placche tettoniche) dove il contatto e' costituito da faglie: queste sono infatti le aree tettonicamente attive, ossia dove le placche si muovono più o meno lentamente "sfregando" o "cozzando" le une rispetto alle altre generando i terremoti d'intraplacca. Più raramente i terremoti avvengono lontano dalle zone di confine tra placche, per riassestamenti tettonici registrabili in aree vulcaniche per effetto del movimento di masse magmatiche in profondità.

Secondo il modello della tettonica delle placche, il movimento delle placche è lento, costante e impercettibile (se non con strumenti appositi), ma modella e distorce le rocce sia in superficie che nel sottosuolo. Tuttavia in alcuni momenti e in alcune aree, a causa delle forze interne (pressioni, tensioni e attriti) tra le masse rocciose, tali modellamenti si arrestano e la superficie coinvolta accumula tensione ed energia per decine o centinaia di anni fino a che, al raggiungimento del carico di rottura, l'energia accumulata è sufficiente a superare le forze resistenti causando l'improvviso e repentino spostamento della massa rocciosa coinvolta. Tale movimento improvviso (che in pochi secondi rilascia energia accumulata per decine o centinaia di anni) genera così le onde sismiche e il terremoto associato.

 

Si distinguono tre tipi di onde sismiche:

Onde di compressione o longitudinali (P)
Le onde longitudinali fanno oscillare le particelle della roccia nella stessa direzione di propagazione dell'onda. Esse generano quindi "compressioni" e "rarefazioni" successive nel materiale in cui si propagano. La velocità di propagazione dipende dalle caratteristiche elastiche del materiale e dalla sua densità. In genere però viaggiano ad una velocità compresa tra 4-8 km/s. Poiché le onde P si propagano più rapidamente, sono anche le prime (P = Primarie) a raggiungere i sismometri, e quindi ad essere registrate dai sismografi. Queste onde sismiche attraversano longitudinalmente tutti i tupi di materia: solidi, liquidi e gas.

Onde di taglio o trasversali (S)
Le onde S, ovvero onde "secondarie", si propagano solo nei solidi perpendicolarmente alla loro direzione di propagazione (onde di taglio). Esse sono più lente delle onde P, viaggiando nella crosta terrestre con una velocità tra 2–4 km/s. Le onde S non possono propagarsi attraverso i fluidi e i gas perché questi non oppongono resistenza al taglio. A differenza delle onde P le onde S non causano variazioni di volume.

Onde superficiali (R e L)
Le onde superficiali, a differenza di ciò che si potrebbe pensare, non si manifestano nell'epicentro, ma solo ad una certa distanza da questo. Tali onde sono il frutto del combinarsi delle onde P e delle onde S, e sono perciò molto complesse. Le onde superficiali sono quelle che provocano i maggiori danni. Le onde di Rayleigh, dette anche onde R, muovono le particelle secondo orbite ellittiche in un piano verticale lungo la direzione di propagazione, come avviene per le onde in acqua. Le onde di Love, dette anche onde L, muovono invece le particelle trasversalmente alla direzione di propagazione (come le onde S), ma solo sul piano orizzontale. Tutte le onde sismiche sono soggette ad attenuazione e con la distanza in funzione delle caratteristiche del mezzo di propagazione.

Martedì, 10 Novembre 2015 15:44

Chi siamo

 

La nostra Società vanta un Team di professionisti altamente qualificati, alta sintesi dell'esperienza maturata da ognuno nei vari settori su cui si basa la PIATTAFORMA.

Utilizziamo le metodologie e gli strumenti più all’avanguardia per fornire un valido contributo alla salvaguardia delle Vite Umane. Il frutto di queste esperienze è stato tradotto nella Piattaforma oggi a disposizione di Tutti Voi.

 

 

 

 

Martedì, 10 Novembre 2015 15:37

Sviluppo della Piattaforma

Dopo la prima fase di diffusione della Piattaforma Dedalus sul territorio della Regione Sicilia, continua l'attività di implementazione della rete con l'installazione di diversi Sensori nella Regione Calabria, Campania e Abruzzo, Regioni tutte ad altissimo Rischio Sismico.

Nello scorso mese di Luglio sono state attivate in India, nello Stato dell'Uttarakhand, 3 Stazioni Sismiche in collaborazione con l'Ente Governativo DMMC (Disaster Mitigation and Management Centre) che ci aveva fatto richiesta di poter disporre del nostro Sistema di Prevenzione e Mitigazione dei danni a Persone e cose.

Scopo principale dell’iniziativa è:

  1. Creare una RETE di SENSORI in tutto il Territorio Nazionale;
  2. Presentare ufficialmente, Regione per Regione, la prima RETE che abbia effettivamente le caratteristiche proprie dell'Earthquake Early Warning System;
  3. Acquisire i dati rilevati dai Sensori e renderli disponibili alla Comunità Scientifica.

Il bacino attualmente "coperto" in Italia è rappresentato da una Popolazione di circa oltre 5,5 milioni di abitanti, oltre ovviamente tutte le attività commerciali, attività  produttive, Scuole e Pubblici uffici.

Dal prossimo mese avremo disponibili, a basso costo, gli ATTUATORI, dispositivi che, installati in qualsiasi immobile dotato di ADSL, emetteranno un segnale di PRE-ALLERTA e/o di ALLERTA a seconda dell'intensità del Sisma rilevato dai Sensori presenti nella zona interessata dall'evento.

Nella Mappa sono rappresentati i Comuni nei quali sono stati installati i Sensori della PIATTAFORMA DEDALUS.

 

I Fenomeni Sismici che interessano l'Italia ed il resto del Mondo aumentano di anno in anno a causa di eventi naturali non controllabili. Il mondo Scientifico studia in continuazione l'evoluzione.

Negli ultimi 3 anni sono stati registrati oltre 6.000 EVENTI SISMICI.

Alcuni, anche recentemente, hanno procurato migliaia di Vittime e causato gravi danni alle cose

I danni a Persone e Cose sono, purtroppo, sempre in crescita.

Alcune Nazioni che come l’Italia sono interessate da “elevato rischio sismico”, hanno realizzato Sistemi di allertamento e Salvaguardia veloce che permettono di inviare un segnale di allarme nelle Aree geografiche interessate dall’evento sismico; tale sistema viene comunemente chiamato “EWS” – Earthquake Early Warning System (California–Giappone).

Earthquake Early Warning System è un sistema di allertamento rapido utile in occasione di eventi sismici rilevanti.

La Piattaforma creata dalla nostra Società si basa sul rilevamento degli eventi attraverso una fitta rete di SENSORI a soglia differenziata installata sul territorio.

Grazie a questa rete gli eventi rilevati vengono istantaneamente inviati ad un Server e grazie ad un particolare sistema di comunicazione siamo in grado di far pervenire un SEGNALE DI ALLERTA nello spazio temporale di soli 2 SECONDI a migliaia di PERSONE.


Il Nostro Sistema NON PREVEDE il Fenomeno Sismico ma AVVERTE DELL'INSORGENZA del Fenomeno.

 

POCHI SECONDI POSSONO SALVARE LA TUA VITA

 

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